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28 Marzo 2024 - Erika Bortolotti
Calo demografico: le università italiane hanno sempre meno studenti

È quanto emerge dal report “Il sistema universitario in Italia tra dinamica demografica e innovazione” di Area Studi Mediobanca. Il report esamina il sistema universitario italiano, articolato su 92 atenei (di cui 61 statali e 31 non statali). Nel 2022, l’82,2% degli universitari frequenta un ateneo statale, contro il 91,8% del 2012. Gli iscritti alle libere università sono invece il 6,3 %, mentre quelle telematiche il 11,5%. 

Il calo demografico in Italia, mette il sistema universitario davanti a una sfida: diventare più attrattivi verso gli studenti internazionali. Il report infatti stima che entro il 2041 ci saranno 415.000 studenti in meno. La crisi demografica impatta anche sulla competitività degli atenei italiani: le università del Sud hanno perso dal 2012 il 16,7% degli iscritti, le Isole il 17,1%, mentre le università del Nord Ovest e del Nord Est sono in crescita rispettivamente del 17,2% e del 13,4%. Uno studente del Sud impiega in media 150 minuti per raggiungere il proprio ateneo, contro la media nazionale di 88, a causa della scarsità o inefficienza delle infrastrutture.

Un gap che, secondo i ricercatori Mediobanca, può essere colmato solo dall’iscrizione di studenti provenienti dall’esterno. 

Ma quanto sono attrattive le università italiane rispetto a quelle europee?

Il continente asiatico rappresenta il maggiore bacino di ingresso, con il 39,1% del totale, seguito da quello europeo (33,3%). Un dato interessante è l’affluenza dall’Africa (15,9%), che pone l’Italia seconda in Europa dopo la Francia (56,7%), che beneficia di ovvi vantaggi linguistici, in modo simile alla Spagna verso i paesi dell’America Latina (37,3%). La Germania invece è la più scelta dagli studenti asiatici (45,7% del proprio totale). Secondo il report l’Italia investe pochi soldi pubblici nelle università, per allinearsi ai parametri europei servirebbero infatti 5,3 miliardi di euro per raggiungere la media europea, e 8,8 miliardi per la media Ocse.

Nonostante le sfide, ci sono anche segni di miglioramento.

Nel 2022 infatti il 77,2% degli iscritti universitari è regolare o in corso di studi, rispetto al 66,6% del 2012. Le università telematiche inoltre sono cresciute del 411% in dieci anni. In ambito disciplinare in Italia sono attivi 5.180 corsi universitari: il 35% è dedicato alle materie STEM, il 2,5% al settore sanitario e agro-veterinario, il 23,9% alle discipline economico-giuridiche e infine il restante 15,5% alle materie artistico-letterarie.

Sono anche tanti gli studenti italiani che scelgono di fare l’università all’estero, oltre 17.000, tanti dei quali poi non rientrano in Italia. 

Smart Future Academy si inserisce in modo attivo nell’orientamento scolastico per gli studenti italiani e internazionali, selezionando tra i suoi speaker figure importanti nel panorama universitario italiano. La scelta dell’università rappresenta un punto di svolta nella vita di uno studente per il proprio futuro lavorativo,  che se guidata da figure mentori, porta alla soddisfazione personale e lavorativa per i giovani.


Fonte: Area Studi Mediobanca (Il sistema universitario in Italia tra dinamica demografica e innovazione)