Categorie: Lavoro, Orientamento
Tags: scuola superiore, Università, Orientamento, Smart Future Academy, Lavoro, Post diploma, Formazione
Quasi la metà dei neodiplomati sarebbe propensa a cambiare scuola se avesse l’opportunità di tornare indietro, dovendo confrontarsi con l’entrata nel mondo del lavoro. È quanto emerge dall’indagine di AlmaDiploma, tra le molteplici ragioni che spingono i giovani a continuare il proprio percorso di studi, il 63% lo fa principalmente con lo sguardo rivolto al suo futuro professionale: il 44,7% intende migliorare le opportunità di trovare lavoro, il 18,0% ritiene che la laurea sia necessaria per trovare lavoro, mentre è residuale (0,6%) la quota di chi dichiara di essersi iscritto non avendo trovato alcun impiego. Il 35,3% dei diplomati è spinto invece dal desiderio di migliorare la propria formazione culturale.
L’analisi degli esiti differenti dei diplomati sottolinea l’importanza dell’orientamento per i giovani nel momento di prendere decisioni fondamentali.
È evidente che la fase della scuola secondaria di secondo grado non può essere considerata un periodo di attesa o riflessione, ma bensì un momento critico per fare scelte consapevoli che influiranno sul proprio futuro formativo e professionale.
Il valore delle competenze acquisite con il diploma è riscontrato, a distanza di uno e tre anni, con maggiore corrispondenza per i diplomati professionali e tecnici rispetto ai liceali. Questi ultimi, spesso impegnati negli studi universitari, lamentano la sensazione di non sfruttare appieno, nel medio periodo lavorativo, quanto appreso durante il percorso accademico. A distanza di dieci anni, emerge un pentimento significativo rispetto al percorso di studio, con un aumento al 50,8% per i diplomati professionali rispetto al 42,9% registrato al momento del diploma. La scelta stessa dell’università è fortemente influenzata dai pareri dei propri genitori (57,6%), specialmente quando sono loro stessi laureati, un fenomeno che porta alle cosiddette “lauree ereditarie”.
Il pentimento nella scelta universitaria, sebbene rilevante, non è esclusivamente attribuibile a un orientamento carente. Le ragioni sono molteplici, spaziando dalla correzione di un errore dovuto a una scelta poco consapevole, all’impossibilità di accedere immediatamente al corso desiderato, fino a questioni personali ed economiche. Diventa quindi essenziale abbinare un orientamento più mirato ad azioni che forniscano strutture di supporto economico più efficaci, garantendo così concrete possibilità di successo formativo nel periodo post-diploma.
L’orientamento diventa quindi cruciale durante le diverse fasi di transizione nella vita, nel passaggio tra i cicli di studio e quello nel mondo del lavoro. I ragazzi di oggi sono sempre più chiamati a sviluppare un’attitudine alla mescolanza delle conoscenze per far emergere il proprio talento. In un contesto incerto, la flessibilità diventa cruciale, i ragazzi sono chiamati a sviluppare competenze trasversali e soft skills attraverso un costante lavoro di formazione e orientamento.
In questo contesto si inserisce l’attività di Smart Future Academy, che dal 2017 si impegna in attività di orientamento, con l’obiettivo di aiutare i ragazzi a comprendere cosa vorrebbero fare da grandi. Lo fa attraverso il contatto con personalità di altissimo livello dell’imprenditoria, della cultura, della scienza e dell’arte che in uno speech intenso ed emotivo raccontano la loro esperienza personale, rivelando le chiavi del successo. Nel 2022, a potenziare le azioni di Smart Future Academy, è nata la piattaforma digitale di Smart Future Matching, che vuole offrire ai giovani una rampa di lancio gratuita verso il mondo del lavoro, attraverso le esperienze pre-lavorative.
Fonte: Indagine 2023 di AlmaDiploma sui diplomati 2022 e 2020