Enrico Alleva - Smart Future Academy

Speaker

Seguici su e

Speaker

Seguici su e

Enrico Alleva

Etologo-Dir. Centro Riferimento Scienze Comportamentali/Salute Mentale -ISS

Chi è Enrico Alleva

Il Professor Enrico Alleva insegna da molti anni Etologia alla facoltà di Scienze Biologiche dell’Università ”Sapienza” di Roma. Direttore dal gennaio 2017 del Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale, è stato dal 1990 al 2016 direttore del Reparto di Neuroscienze comportamentali all’Istituto Superiore di Sanità,.

Ha collaborato a lungo con Rita Levi Montalcini anche occupandosi del ruolo del Nerve Growth Factor nelle regolazioni sociali di stress di topi, di paracadutisti e di altre specie animali.

E’ autore dei seguenti libri: “Il tacchino termostatico” (Theoria, 1990), “Consigli a un giovane etologo” con Nicoletta Tiliacos, (Theoria, 1994), e “La mente animale” (Einaudi, 2008). Ha esplorato il Borneo occidentale, il Madagascar centrale e settentrionale, l’Africa orientale e la Terra del Fuoco.

Siede nel Consiglio scientifico della Enciclopedia Treccani. Dal 2014 è Presidente del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dal 2015 è Presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente (FISNA). (CV esteso su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Alleva)

L’Etologo Prof. ENRICO ALLEVA intervistato dal suo ex allievo Marco Priori, ci spiega perché l’Animal Tracking è fondamentale per gli studiosi e gli appassionati del comportamento animale.


Enrico Alleva:  “Con Rita sugli altipiani del sapere”

 Il mio primo ricordo di Rita, come lei ha raccontato a tanti suoi eminenti amici, è stato sulla soglia della sua bella casa romana di viale di Villa Massimo, a pochi palazzi di distanza da quello dove abitavo con i miei genitori. Ero un adolescente “spilungone” ed esordii con: “Signora, credo che lei abbia il mio rapace”.  Oltre a “grattugiare” pasticche di tiroxina in bacinelle contenenti girini (per produrre “mostri sperimentali” e ranocchiette dalle forme più bizzarre), “riparavo” uccelli feriti come attività dilettantistica. Il rapace si era fermato nei pressi dell’attico di Rita e Paola. <….>  Il nostro primo “dibattito scientifico” si imperniò sul fatto che, sebbene gli uccelli siano provvisti di scarsa e rudimentale corteccia cerebrale, essi siano ciononostante in grado di esprimere comportamenti complessi: qualche volta anche di “giocare”, capacità questa considerata in quegli anni caratteristica invece dei mammiferi…

Tratto dal libretto: “CuriosaMente – Ritratti inediti di Rita Levi-Montalcini”.


Data aggiornamento curriculum: 11/09/2020

Ha partecipato

Brescia 2018