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Davide Dotti

Storico e critico d'arte, curatore di mostre

“Una vita senza ricerca non vale la pena di essere vissuta” (Platone, "Apologia di Socrate")

Chi è Davide Dotti?

Storico e critico d’arte specialista in pittura barocca italiana con focus sui temi della natura morta, del vedutismo veneziano e della pittura caravaggesca. Ha al suo attivo la pubblicazione di numerosi libri, articoli sulle principali riviste scientifiche di storia dell’arte e la curatela di oltre venticinque mostre sia in Italia che all’estero, tra le quali si ricorda “Da Caravaggio a Canaletto. La gloria della pittura barocca italiana” (Budapest, Museo di Belle Arti, 2014) “Il cibo nell’Arte. Capolavori dal Seicento a Warhol” (Brescia, Palazzo Martinengo, 2015), “Il silenzio delle cose. Vanitas, allegorie e nature morte da collezioni italiane” (Torino, Museo Fico 2015),  Caravaggio e la nascita della natura morta in Italia” (Roma, Galleria Borghese 2016), e “Gli animali nell’arte dal Rinascimento a Ceruti” in corso fino al prossimo 9 giugno. E’ consulente di collezionisti privati sia italiani che stranieri, nonché di diversi istituti bancari. Ama la musica classica, andare a teatro, correre fra i vigneti della Franciacorta, leggere libri gialli, coccolare la sua gatta Emily, vagare tra i mille borghi toscani alla ricerca di opere d’arte dimenticate dal tempo e dalla storia. E’ di natura positivo e propositivo, solare e ironico, si incazza raramente, si definisce un “ottimista-realista”. La sua massima di vita è: “Non ho mai incontrato un pessimista che abbia realizzato qualcosa di buono”.

Data aggiornamento curriculum: 11/09/19