Francesco Profumo è un accademico e politico italiano, ex presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del Governo Monti dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013. Già presidente di Iren SpA (2013-2016), dal 2014 è Presidente della Fondazione Bruno Kessler e dal 2016 presiede la Compagnia di San Paolo.
Dal 14 luglio 2014 è presidente della business school ESCP Business School presso il campus di Torino.
Già membro del CdA di Reply, di FIDIA S.p.A., Unicredit Private Bank[2], il 12 aprile 2011 è stato nominato membro del consiglio di amministrazione di Telecom Italia[3]. Svolge inoltre ruoli di Consigliere per Il Sole 24 Ore e di Pirelli & C.[4]; è membro del comitato di indirizzo di Italianieuropei[5]. Il 13 agosto 2011 è stato nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il 16 novembre 2011 è stato nominato Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del governo Monti.
Il 30 gennaio 2012 Profumo rassegna le dimissioni da Presidente del CNR (dopo essere stato nominato pochi mesi prima dall’ex ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini), la cui nomina è designata dal Governo, dopo le polemiche scatenate sulla contemporanea carica di ministro. Prima della nomina ministeriale Profumo si autosospende lasciando la gestione delle sue deleghe al vicepresidente.
Nel giugno 2013 Francesco Profumo viene nominato presidente della società energetica Iren. Il 13 dicembre 2014 viene nominato presidente della Fondazione Bruno Kessler di Trento ed il 5 settembre 2014 viene nominato presidente della Scuola di Alta Formazione al Management (SAFM) di Torino. Il 18 maggio 2015 è stato nominato presidente del CdA di INWIT, Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A., società del gruppo Telecom Italia. È inoltre uno dei quattro vicepresidenti dell’ACRI.
Dal maggio 2016 è presidente della Compagnia di San Paolo.
Al 2018 è membro della Fondazione Giovanni Agnelli.
Nel 2019 viene eletto presidente di ACRI all’unanimità.