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Colonnello Pierluigi Solazzo

Colonnello dei Carabinieri, ora Comandante Provinciale di Bologna

“Una vita da mediano”

Chi è Pierluigi Solazzo?

 Nato a Carmiano (LE) l’8 febbraio 1969, ha intrapreso la carriera militare nel 1989, frequentando i corsi dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri in Roma.

Dopo aver ottenuto la maturità scientifica, si è laureato in Giurisprudenza, Scienze Internazionali/Diplomatiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna. Si è poi abilitato all’esercizio della professione forense e ha conseguito i Masters universitari in Studi Internazionali Strategico-militari e di II livello per Esperti in Scienze della Sicurezza e dell’Organizzazione, nonchè ha frequentato, da Tenente Colonnello, il 12° Corso Superiore di Stato Maggiore e l’11° Corso per Consigliere Giuridico in diritto internazionale umanitario e diritto delle operazioni militari nelle Forze Armate, presso il Centro Alti Studi della Difesa.

E’ conoscitore delle lingue inglese e spagnola.

Nel grado di Tenente, è stato Comandante di Plotone dapprima presso la Scuola Marescialli di Firenze (settembre 1993 – settembre 1995) e successivamente all’Accademia Militare di Modena (settembre 1995 – settembre 1997).

Da Capitano, ha retto dal 1997 al 2000 il Comando della Compagnia di Imola (BO), negli anni di piena operatività dell’Autodromo, e dal 2000 al 2003 quella di Fasano (BR), durante l’Operazione Primavera condotta contro il dilagante fenomeno del contrabbando di TLE (Tabacchi Lavorati Esteri), di armi e di droghe sulle coste adriatiche pugliesi.

Da Ufficiale Superiore, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello, ha ricoperto, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, gli incarichi di Addetto e Capo della 1^ Sezione dell’Ufficio Operazioni (2003 – 2012), tra l’altro occupandosi della pianificazione – sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica – di grandi eventi, partecipando a numerosi gruppi di lavoro (112 Numero Unico Emergenza, Banca dati DNA, ecc.), collaborando alla redazione di documentazione sulla pianificazione operativa, sulla materia dell’anti-terrorismo, sul coordinamento delle Forze di polizia, sull’analisi di fenomeni criminali e sull’emanazione di direttive operative.

Inoltre, da Tenente Colonnello, ha retto l’incarico di Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale (PA; settembre 2012 – luglio 2015), con competenza sulle storiche roccaforti della mafia della provincia palermitana e conducendo indagini sui mandamenti di Corleone, San Giuseppe Jato, Partinico e quelli delle Madonie.

Promosso Colonnello, è rientrato al Comando Generale di Roma, dove ha diretto per oltre due anni la Sala Operativa (luglio 2015 – ottobre 2017), organo di coordinamento delle operazioni dell’Arma in Patria e all’estero e di informazione verso le Autorità di Vertice, dirigendo anche – nell’ambito delle attività di Protezione Civile – gli interventi dell’Arma in occasione delle calamità nel Centro Italia e, nel contesto del sistema di prevenzione generale, l’azione delle unità antiterrorismo Carabinieri (API e SOS).

Successivamente, ha retto l’Ufficio del Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, quale collaboratore dei Gen. C.A. Vincenzo Coppola e Riccardo Amato.

Dal 10 settembre 2018, è Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna. 

È amante dello sport, in particolare calcio, tennis e automobilismo, oltre che della buona cucina.

È sposato con un architetto e ha due figli, di 17 e 9 anni. Si prende molta cura della propria famiglia, con la quale cerca di trascorrere il poco tempo libero a disposizione.

È altresì molto legato al suo luogo di origine, ai suoi parenti e ai suoi amici dell’adolescenza, con i quali ha mantenuto ottimi rapporti e si frequenta ogni volta che gli è possibile.

Si riconosce molto nella metafora calcistica, cui ispira la propria vita come quella di tutti coloro che corrono e lottano e si danno da fare per realizzare i propri sogni e i propri progetti senza tirarsi indietro, della canzone di Ligabue “Una vita da mediano”: coerenza, dedizione, umiltà, passione, determinazione e forza di volontà sono elementi che ben rappresentano la sua figura. Condivide l’idea che il mediano non è sinonimo di mediocre, di inferiore alla media, in contrapposizione alla figura più esaltante dello spericolato, di chi è vincente, di chi è affermato, di chi gioca all’attacco, bensì sinonimo di qualcosa riferibile alla massima latina “in medio stat virtus”, ossia equilibrio, responsabilità, serietà, giusta distanza tra due estremi, lontano da ogni esagerazione.

Data aggiornamento curriculum: 11/09/19