Cosa mi piace raccontare di me?
Che ho una due volte moglie, 1 figlia e 2 figli nel cuore: Francesca, Arianna, Davide, Habtamu, il primo Albeggiani nero venuto dall’Etiopia nel 2005. Che amo la vela, le immersioni, lo sci alpino, il tennis, oramai il padel, ma soprattutto il basket che pratico ancora con orgoglio a 55 anni dal primo giorno in cui ho messo le mani su una palla a spicchi arancioni.
Volevo fare il chirurgo e invece ho preso una laurea con 110 e lode in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma dopo studi classici con un andamento normale sostenuto dai risultati sportivi e culminato con una super valutazione, 60/60, all’ultimo anno. All’epoca permettevano ai ragazzi di “maturare” anche all’ultimo minuto.
Dal 2015 ho concentrato la mia attività professionale sullo Sport: da Genova in Sampdoria e Pesaro alle Waves della serie A Volley femminile al primo canale televisivo italiano dedicato allo sport da combattimento FNItaly e il mitico cantiere nautico della vela di Ravenna Pier12. Anche la mia carriera universitaria si è orientata in quella direzione come Professore e Curatore del Master in Management dello Sport e delle Attività Motorie UNIPG e Professore di Marketing dello Sport presso l’Università del Foro Italico e la Rome Business School di Roma.
Sono un esempio di frenetica curiosità professionale, quasi un caso di studio: ho lavorato per le più prestigiose multinazionali dell’Advertising (JWT, Saatchi&Saatchi) del Lusso (Bulgari) e delle Telecomunicazioni (Stet). Con queste aziende e personalmente ho dato vita a 11 startup tra società di consulenza specializzate nel marketing multietnico, l’e-commerce e andando indietro nel tempo la prima agenzia di comunicazione digitale così come la prima agenzia di comunicazione politica.
Ho avuto la fortuna di vivere e lavorare a Los Angeles, New York, Atene, Milano e Roma, di frequentare professionalmente tutte le capitali europee e di aver pure fatto il giro del mondo visitando in sequenza tutti i negozi Bulgari quale premio per aver fatturato con un catalogo cartaceo tanto quanto il negozio di 5th Avenue.
Non solo, il lavoro mi ha dato l’opportunità di conoscere centinaia di mercati, prodotti, segmenti di consumatori, aziende, modi di pensare, stili di management.
Ho scritto tre libri, prodotto una serie di eventi culturali per amore della musica, della fotografia e della street art, soprattutto per restituire alla comunità cui appartengo la fortuna di aver poggiato gli occhi, il pensiero e il mio tempo su tante cose in giro per il mondo.
Posso dire di non essermi mai annoiato.
Ma volevo fare il chirurgo.
Data aggiornamento curriculum: 28/10/21